Domanda:
Diffusori autocostruiti domanda!?
Alternativa
2012-01-16 13:13:19 UTC
http://www.tnt-audio.com/tnt.html
http://www.audiocostruzioni.com/i_e/links/links.htm
http://www.audiofanatic.it/


Buonasera ragazzi..
Una domanda veloce inerente autocostruzione di diffusori.
Dei tre link qui sopra mi son fatto na mezza cultura e ho veramente scoperto che quelle poche certezze di cui disponevo.. Bè.. TOTALMENTE ERRATE!!
Poco male perchè il materiale reperito è veramente imponente e spazia in qualunque dettaglio che si voglia esplorare.
Leggendo qui vedo che consigli tutorial e linee guida generali sono volte alla produzione di apparati dedicati all'ascolto di qualità.

Bene ora la mia domanda..
Per passare da un ascolto di qualità ad uno di quantità, è sufficiente moltiplicare il numero di diffusori e chiaramente anche il resto degli apparecchi necessari al funzionamento?
Oppure le tecniche costruttive mutano se non si cerca più l'ottimo di ascolto ma il semplice "tanto" ascolto?

Portate pazienza ma siccome non c'è nessuna informazione a riguardo me son fatto sta domandina nella mia testina bacata:-P
Ringrazio anticipatamente chiunque risponderà^_^
Quattro risposte:
bluflame
2012-01-17 13:59:22 UTC
"Se si, i metodi costruttivi che per un impianto casalingo sono volti alla qualità, rimangono tali per questo tipo di soluzioni?"

ALURA

Non e' normalmente paragonabile il suono da PA (concerto o sagra di paese) ad un ascolto HiFi perche perseguono strade diverse per ottenere risultati diversi. Altrimenti si rischia di fare costosi e brutti compromessi come i pericolosi SUV.



Un impianto PA ha degli scopi come le alte pressioni di ascolto ottenute con casse con efficienza di decine di volte superiori a quelle HiFi e con 10W suonano forte come quelle da casa alimentate con 5000W. Di contro suonano peggio. (la botte e la moglie, ricordi?)



Un impianto PA ha degli ampli che raramente superano i 600W per canale perche' altrimenti sarebbero troppo pesandi da spostare e le casse debbono essere tante perche altrimenti una enorme non ci starebbe nel camion.



Cosi' gli impianti PA hanno degli STACK di casse e dei RACK di ampli che si possono comporre, come il lego, in multiamplificazione per arrivare a risultati specifici per l'evento specifico.



Gli impianti da casa non debbono essere modulari: una coppia di casse e' piu' che sufficiente per quasiasi soggiorno che non sia dei Windsor-

Gli ampli di qualita' debbono essere piu' pesanti e costosi ed e' inutile passare i 100W, ampli da 20Kg sarebbero scomodi non avendo manovalanza.

I diffusori di qualita' sono spesso meno efficienti e qundi inadatti alla sagra.



Quindi PRIMA di progettare e' necessario trovare il bilanciamento

fra il buono come delle IRS V (100.000 la coppia) o le martin logan

l'efficiente delle RCF da palco

il suono americano delle JBL forte e deciso ma allo stesso tempo ineccepibile

Il suono molto disco ed efficiente delle jamo ma meno preciso

gli esperimenti di Amar bose con la 901

Roy ellison che e' un signore in tweed

il gatto accoccolato sulle momumentali westminster tannoy che dice tutto OK



oppure devi dirlo tu e definire un prezzo, una dimensione un tempo di progettazione.



Se il tuo obbiettivo e' metterci un paio di settimane alla sera, 200E, e sperare che vadano meglio di una canton hai sbagliato.

Costruirle spesso vuol dire spendee la stessa cifra di comprarle finite ma averle piu' vicine al proprio gusto,.......

sempre che si conosca quale sia e quindi si sia andati a sentire tutte le marche che ho citato come minimo.

Altimenti comprale.
noaiproblema
2012-01-17 08:21:03 UTC
Che non esiste un impianto HT che suoni al pari o meglio di un impianto HiFi...è un parere personale pienamente opinabile.

Certo se si mette a confronto un impianto 2.0 che costa come un impianto 5.1 diventa quasi una legge, ma tenute le proporzioni lo scenario potrebbe cambiare radicalmente...



http://www.royaldevice.com/customita31.htm#TITOLO



e forse cambierebbe certi preconcetti (l' HiFi a certi livelli perde di vista l' obbiettivo specie nelle menti di certi pseudo guru).



Tornando al tema della domanda non se ne intuisce il fine.

La quantità di solito non và di pari passo con la qualità ne può tantomeno esserne sostituita...anzi il più delle volte più quantità= minor qualità.

Se intendevi sapere se per aumentare la pressione sonora sia meglio avere 1 grosso impianto a 2 casse (stereo) o più componenti (svariati ampli ed analogamente il doppio di diffusori)...allora la risposta si apre a diversi scenari tutti funzione del campo/luogo di applicazione.

Ci sono dei limiti fisici alla costruzione di diffusori in grado di reggere molta potenza. Quindi molto meglio distribuire il fonte sonoro su più punti...anche perché la pressione varia se all' aperto o al chiuso. Poi meglio che essa sia abbastanza uniforme piuttosto che avere 150 dB in un punto.l' area circostante diventerebbe offlimit per le persone.

Negli impianti ad uso Professionale (discoteche, sagre etc)...la qualità vine messa parecchio in secondo piano...anche per motivi di affidabilità degli apparati. Mentre a casa si punta ad avere linearità a tutta gamma udibile (da 20 a 20.000 Hz)...in ambito Pro si comincia subito a tagliare tutto sotto i 60 hz.
vitainsalita
2012-01-16 21:41:28 UTC
Cosa intendi per tanto ascolto?? Stai facendo un paragone tra impianti hi-fi e home theatre?

Qualitativamente parlando c'è un abisso, non esiste nessun ottimo home theatre che suona come un ottimo hi-fi, ma non per difetto suo ma perchè l'home theatre a partire dalle registrazioni non puntano a ciò ma a coinvolgere l'aspettatore con effetti.

Non è che si cambiano le tecniche costruttive è solo che non ci si orienta verso la ricerca spasmodica della perfezione del suono in quanto non necessario e questo significa materiali piu scarsi e meno performanti a tutti i livelli anche perchè anche nel caso fossero equivalenti all'hifi non verrebbero sfruttati per le loro possibilità.
?
2012-01-17 11:40:29 UTC
A parità di caratteristiche tecniche aumentando il numero di amplificatori e di diffusori mi sembra evidente che la pressione sonora aumenti rispetto alla singola amplificazione/cassa. Per avere un suono di quantità per esempio nei concerti si usa collegare diversi amplificatori professionali con potenze di diversi KW ( in queste amplificazioni si privilegia la potenza e l'affidabilità e non certo la qualità sonora che comunque è più che sufficente) a più casse dedicate alla riproduzione di determinate frequenze. Il tutto comandato da sistemi computerizzati che controllano i parametri operativi e la riproduzione sonora. Rimanendo invece in ambito "home" per avere quantità sonora basta scegliere casse dalla buona sensibilità e facili da pilotare quindi con moduli di iimpedenza/fase non contorti in modo che l'ampli possa esprimersi con facilità. In questo caso si può avere quantità e qualità. Si può invece estremizzare anche la soluzione "home", mettendo mano al portafoglio che è meglio che sia a fisarmonica, con soluzioni avanzate che utilizzano casse sensibili e multiamplificazione come per esempio il sistema: "Reference System"(http://www.themusicdream.com/prodotti/diffusori/index.html).In questa soluzione siamo nella situazione quasi inversa a quella dei concerti, infatti si privilegia la bassa potenza, appena 30 W RMS, ma l'alta qualità ( amplificatori Aloia !) degli amplificatori e l'alta sensbilità dei sistemi di diffusione a torre e a pannello.Gli HT invece seguono una filosofia differente privilegiando la riproduzione dell'audio dei film, parlato, effetti e quel poco di musica presente.Sono questi sistemi figli di compromessi marcati che o si accettano o si rifiutano non per niente si chiamano HT ! Qualità e quantità in ambito sonoro non vanno molto daccordo, anzi spesso sono esattamente agli antipodi. Il classico esempio in questo caso sono gli amplificatori digitali e gli amplificatori in classe A. I primi a fronte di potenze alte e altissime, costi bassi, piccoli ingombri, una buona/ottima efficenza danno risultati sonori piuttosto deludenti ( sono gli ampli degli HT ! ). I secondi invece hanno potenze basse (difficilmente si va oltre i 40/50 W a transistor e oltre 20/25 W a valvole), scarsa efficenza energetica,producono molto calore, costano un occhio della testa ma suonano alla grande. Per le casse il discorso è analogo nel senso che un buon altoparlante capace di gestire potenze medie e dalla buona sensibilità ed efficenza ( le due cose non sono uguali!) costa un botto! Produrlo per gestire e lavorare con potenze molto alte costa.....molto, molto di più !!!! Quindi aumentando la quantità non sopperisci alla qualità anzi è probabile che l'effetto finale sia esattamente contrario.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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